Il Cimitero Monumentale Francese di Venafro contiene le tombe di 3414 soldati francesi caduti durante il Secondo conflitto mondiale. Costruito tra il settembre 1945 e il dicembre 1946 dal genio militare francese, è il più grande in termini assoluti tra i tre cimiteri di guerra francesi presenti presso il terrotorio italiano. Le tombe, tutte in colore bianco, disposte secondo la religione di appartenenza dei caduti, commemorano le vittime francesi, algerine, tunisine e marocchine decedute durante la lotta all’aggressione della democrazia apportata dal nazi-fascismo.

In particolare, le truppe francesi contribuirono in maniera rilevante alla gestione dell’avanzata alleata lungo la linea Gustav tra il dicembre del 1943 e il marzo 1944, coordinando per un certo periodo anche il neo-costituito I raggruppamento motorizzato dell’esercito italiano.

Venafro fu inoltre teatro di un episodio drammatico causato da un errore di valutazione degli Alleati. Durante la mattinata del 15 marzo 1944, immaginando di sorvolare la città di Cassino, a causa della fitta nebbia, l’aviazione statunitense bombardò pesantemente il centro cittadino venafrano, causando ingenti danni materiali oltrechè morti e feriti. La gravità dell’errore di valutazione si percepisce ancor di più dalla distruzione, per mezzo delle bombe, del centro di comando dell’VIII Armata britannica e dell’ospedale militare delle truppe marocchine.

A recuperare la memoria di tutte quelle vicende legate alla centralità di Venafro e della Gustav durante la Seconda guerra mondiale vi è il Museo Winterline, ubicato presso Palazzo De Utris. Presso il Museo, inaugurato nel 2008, è possibile visitare una mostra permanente di reperti di interesse storico riguardanti il passaggio della guerra lungo la Gustav e le sue linee ritardatrici.