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Il Cimitero del Commonwealth a 3 km da Siracusa ospita oltre 1.000 vittime dei primi giorni dello sbarco
Siracusa fu il primo capoluogo italiano a cadere in mano alleata. I primi giorni dello sbarco causarono molte vittime. Molte tombe del “cimitero inglese” appartengono a uomini delle forze aviotrasportate che tentarono di atterrare a ovest della città nella notte tra il 9 e il 10 luglio, quando venti di burrasca costrinsero in mare 60 dei 140 alianti utilizzati e ne spinsero altri lontano dai loro obiettivi. Questi caduti furono inizialmente sepolti nel cimitero comunale; ma a fine anno si cominciò a pensare a un sacrario. Nel 1953, a seguito dell'accordo stipulato a Roma tra l’Italia e il Commonwealth, vennero istituiti sul suolo nazionale 51 cimiteri di guerra, di cui 3 in Sicilia (gli altri due a Catania e Agira), gestiti dalla Commonwealth War Graves Commission. Il cimitero siracusano contiene 1.059 vittime della
Seconda guerra mondiale, 134 delle quali non identificate. Oltre ai militari del Commonwealth (985 britannici, 41 indiani, 7 sudafricani, 5 australiani, 4 canadesi, 1 neozelandese) vi sono anche 3 soldati greci, 2 olandesi e sei di nazionalità sconosciuta. Inoltre vi sono sepolte le ceneri di alcune vedove di guerra inglesi, che hanno espressamente richiesto alla Commissione di essere tumulate accanto ai mariti. Il cimitero, progettato da Louis De Soissons, è aperto da un porticato con il tabernacolo. Vi è poi il campo santo, suddiviso in due file parallele di quattro settori. E sul fondo campeggia una grande croce latina di marmo bianco. All’interno della struttura vi sono quattro monumenti, uno recante l'iscrizione "Ritenuto di essere seppellito in questo cimitero" ed altri "La loro gloria non sarà mai cancellata". Le lapidi, poste verticalmente, secondo la tipologia dei cimiteri anglosassoni, presentano un numero romano, una lettera maiuscola ed un numero che indicano rispettivamente, il settore, la fila e la tomba, oltre al nome, la data di morte, l'età, il simbolo della religione professata, il distintivo del corpo di appartenenza ed il grado del soldato. Il cimitero è stato visitato nel 1955 da Winston Churchill e nel 1990 dal Principe Edoardo, Duca di Kent.
E’ manutenuto da alcuni cittadini britannici come Ian Harrison che vi ha organizzato la celebrazionee dell’80o dello sbarco nel 2023.